6 Aprile 2021
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22 Mar 2021
Curiosità informaticheLEGGI L'ARTICOLO
19 Novembre 2020
L’attuale
era è pervasa da un intensivo uso di dispositivi informatici, sia
per il lavoro che nell’ambito privato; siamo sempre interconnessi
alla rete (internet) e questo ci sottopone al rischio di attacchi
informatici, che violano i nostri dati.
Di
seguito, in pochi punti, saranno elencati i vari rischi e alcune
soluzioni per prevenirli.
1 Fonti
di pericolo per
un sistema informatico
1.1 Multinazionali
1.2 Hacker
1.3 Malavita organizzata
2 Cause di rischi
di perdita dei dati
2.1 Virus informatici
2.2 Sbalzi di tensione
2.3 Cadute accidentali
2.4 Furti
3 Vulnerabilità
dei dispositivi
3.1 Personal computer
3.2 Server
3.3 Smartphone e Tablet
4 Come difendersi
4.1 La conoscenza è la prima difesa
4.2 Procedura per la difesa: il backup.
4.3 Software di protezione
4.4 Software open-source o closed
source
4.5 Il sistema operativo giusto per le
proprie esigenze
22 Marzo 2021
La parola “spam” nell’era di internet e della posta elettronica ha ormai assunto un significato condiviso di invio di email indesiderate, ovvero di messaggi di posta elettronica non richiesti, per scopi principalmente commerciali e promozionali.
Tale significato è stato attribuito a questo comportamento per la prima nel 1994, quando proprio uno studio legale americano, di Phoenix, inviò un messaggio di posta per promuovere i servizi del loro studio; non fu certo la prima volta che una mail veniva inoltrata con scopo promozionale, ma fu la prima volta che venne identificato con il termine “spam”.
Da quella circostanza in poi, quel nome è passato alla storia come il termine che definisce la email spazzatura, ed è conosciuto praticamente da chi faccia uso abituale della posta elettronica, ma quasi nessuno, al contrario, conosce la provenienza reale di questo termine, che in realtà era il nome di una famosissima carne in scatola!
L’attribuzione dello stesso nome alla email spazzatura è dovuta al fatto che nello sketch pubblicitario di questo prodotto, presentato dal Monty Python’s Flying Circus, il nome del prodotto veniva riproposto e ripetuto talmente spesso, fino a diventare un coro, da diventare fastidioso (in italiano si sarebbe chiamato “virgola” ;-)), come la posta indesiderata appunto!
19 Novembre 2020
Forse non tutti abbiamo visto la celeberrima trilogia
cinematografica di The Matrix, ma sicuramente, anche chi non è
interessato al genere di fantascienza, non può non riconoscere in
questa immagine qualcosa di familiare:
Questa immagine mi ha affascinata sin da subito; nell’immaginario
comune rappresentava qualcosa di ciberneticamente misterioso,
soprattutto nel 1999, quando all’uscita del primo film, non eravamo
così abituati all’idea di una realtà diversa da quella che
normalmente percepiamo.
E invece?
Quell’immagine
rivelatrice di un oscura trama virtuale, per anni utilizzata come la
videata di un pc affetto da virus, non era altro che un insieme di
caratteri presi da un libro di ricette di sushi della moglie
giapponese del production designer Whiteley, il quale ci ha rivelato
questa verità circa venti anni dopo l’uscita del film.